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Uscire dal nucleare: facile a dirsi, ma...

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L'uscita dal nucleare e l'ambizioso riorientamento verso le energie rinnovabili comportano sfide e problemi rilevanti sul piano politico, economico e sociale, che non possono essere evidentemente affrontate individualmente. La scorsa primavera Svizzera e Germania hanno deciso di rinunciare all’...

125px Flag of Germany.svgL’uscita dal nucleare e l’ambizioso riorientamento verso le energie rinnovabili comportano sfide e problemi rilevanti sul piano politico, economico e sociale, che non possono essere evidentemente affrontate individualmente.125px Flag of Switzerland.svg

La scorsa primavera Svizzera e Germania hanno deciso di rinunciare all’energia nucleare per puntare decisamente verso un futuro di sole energie rinnovabili. A distanza di cinque mesi, i due paesi si trovano, però, a dover fare i conti con prospettive meno positive ed ottimistiche e con problemi economici e sociali che le classi politiche dei due paesi hanno difficoltà a risolvere.

Se Berlino lamenta l’impossibilità di sostituire in fretta il contributo dell’energia nucleare al mix energetico teutonico – valutato in circa il 25% -, Berna si è accorta che le operazioni di decommissioning delle sue centrali costa più di quanto preventivato in un primo tempo.

La via d’uscita, secondo i due governi, potrebbe essere la costituzione di un’alleanza, una partnership tecnologica: tema del Forum dell’innovazione che i due paesi hanno organizzato per questi giorni nella città di confine di Sciaffusa, riunendo i principali soggetti e i gruppi d’interesse della cosiddetta «mobilità sostenibile», i quali hanno discusso le possibili forme di collaborazione..

L’intenzione espressa da Berna e Berlino è di promuovere intensamente, nei prossimi anni, la ricerca e di rilanciare con forza l’innovazione nel settore economico. Inoltre, hanno ribadito la necessità di collaborare per un’economia sostenibile ed efficiente sul piano energetico e delle risorse.

Durante il forum, il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann e il ministro tedesco Annette Schavan hanno auspicato una maggiore collaborazione nella politica dell’innovazione per promuovere un’idea di economia e di società sostenibile ed efficiente sul piano energetico e delle risorse.

L’augurio è che ce la possano fare, ma ben difficilmente i sogni poi si traducono in realtà. Come Svizzera e germania stanno scoprendo in questi mesi.